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1850 - L’INTRODUZIONE DEI FRANCOBOLLI

Il 1° giugno 1850 il Lombardo-Veneto primo tra gli Stati italiani, introdusse nel proprio sistema postale l’uso del francobollo. Già dal 1818 il Regno di Sardegna aveva iniziato a emettere carta bollata postale, sorta di antesignano del francobollo. Speciali fogli in filigrana venivano usati per inviare lettere o piccoli colli, ma la tassa pagata allo Stato era ancora calcolata in base alla distanza.

L’introduzione del francobollo (inventato in Inghilterra da Rowland Hill, esperto di amministrazione, nel 1839 e reso obbligatorio dal 6 maggio 1840) comportò una riforma dell’intera organizzazione postale. La tassa da pagarsi allo Stato, sensibilmente ribassata, fu attribuita al mittente e resa unica per tutto il territorio nazionale.

L’utilizzo del francobollo determinò quindi un sostanziale alleggerimento del lavoro degli uffici postali, una notevole diminuzione dei costi di spedizione e la fine delle esenzioni indiscriminate. L’innovazione di Hill fu ben presto introdotta in tutta Europa. In Italia alla fine del 1852 tutti gli Stati avevano riorganizzato il proprio sistema postale.