QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

1945 – LA RESISTENZA

In tutti i paesi europei che nel corso della seconda guerra mondiale finirono sotto l’occupazione tedesca si organizzarono dei movimenti di liberazione nazionale che ricorrendo a forme di opposizione attiva e passiva diedero vita al fenomeno della resistenza. Tale lotta si caratterizzava da una parte come guerra di liberazione contro la dominazione e l’oppressione di eserciti invasori, dall’altra come proposta di ideali antitetici a quelli del totalitarismo nazista e fascista. All’interno del movimento di resistenza vennero quindi a confluire gruppi di differente ispirazione, in alcuni casi in contrasto tra loro, soprattutto nella determinazione degli obiettivi ultimi della lotta, che per alcuni dovevano limitarsi al ripristino delle situazioni precedenti l’occupazione, mentre per altri avrebbero dovuto portare all’avvio di vasti progetti di rinnovamento delle strutture politiche e sociali. Nello specifico della situazione italiana il CLN (Comitato Liberazione Nazionale), al quale parteciparono tutti i principali gruppi politici ricostituitisi dopo la caduta del fascismo, rappresentò il tentativo di superare le divisioni nella fase più delicata della lotta contro i nazifascisti. Sotto la direzione del CLN operavano le formazioni partigiane che nell’Italia centrosettentrionale impegnarono, a partire dall’autunno del 1943, i reparti nazisti in una costante azione di guerriglia. I raggruppamenti più importanti furono quelli organizzati dal PCI nelle Brigate Garibaldi e nei GAP (Gruppi di azione patriottica); nelle campagne operarono le SAP (Squadre di azione partigiana). I socialisti costituirono le Brigate Matteotti. Gli azionisti diedero vista ai gruppi di Giustizia e libertà. Accanto alle formazioni della sinistra operarono gruppi cattolici, e “autonomi”, composti da ex militari monarchici e badogliani. Alle soglie della liberazione nel 1945 la massa dei combattenti si componeva di oltre 200.000 unità. I caduti della guerra di resistenza italiana furono circa 70.000.