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IL ROMANZO PSICOLOGICO

Il romanzo psicologico è caratterizzato da una sottile, continua e minuziosa analisi interiore dei personaggi. Il tema dominante è l’esplorazione dell’inconscio, ossia della parte più profonda della psiche umana che spesso condiziona e determina le nostre azioni, i nostri comportamenti, le nostre scelte di vita. Di qui il romanzo psicologico, più che alla descrizione di fatti e ambienti, dà un grande valore allo studio dei personaggi, all’analisi delle loro emozioni, dei loro stati d’animo, dei loro travagli interiori.

Nato tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, questo tipo di romanzo presenta una struttura completamente diversa rispetto a quella del romanzo tradizionale: la narrazione, infatti, anziché seguire un ordine cronologico dei fatti, segue il corso dei pensieri, delle emozioni, dei ricordi dei personaggi che di frequente ripercorrono il passato per prenderne coscienza e analizzarlo. In tal modo i fatti narrati si intersecano liberamente tra loro attraverso una continua alternanza di piani temporali (presente e passato).

Anche sul piano stilistico-espressivo il romanzo psicologico introduce delle novità: quali la tecnica del monologo interiore  e del flusso di coscienza.

Tra i più autorevoli rappresentanti del romanzo psicologico ricordiamo Italo Svevo, Luigi Pirandello, James Joyce.