QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

DANTON

Avvocato di provincia (era nato nella Champagne nel 1759), Danton è uno dei più infervorati montagnardi già dai primi giorni della Rivoluzione francese. Abilissimo oratore, egli infiamma i suoi ascoltatori esortandoli a prendere le armi e ad abbattere la monarchia.
Dopo la fuga del re a Varennes, Danton si batte per l’instaurazione della Repubblica; quando viene dichiarata la guerra egli chiede la leva di massa contro i nemici esterni ed i nemici interni della Rivoluzione. Eletto deputato alla Convenzione nazionale, quando la Francia rischia di essere invasa Danton propone l’istituzione del Tribunale Rivoluzionario e del Comitato di Salute Pubblica, contribuendo a porre le basi del Terrore.
Ma presto si rende conto dei pericoli che queste iniziative portano con sé e assume una posizione più moderata: odiato da Robespierre e dai rivoluzionari radicali, viene accusato di cospirazione e di corruzione. Durante il processo Danton difende se stesso e i suoi compagni con appassionata energia ma, benché senza prove, il Tribunale lo condanna a morte (5 aprile 1794). Prima di salire sulla ghigliottina, chiede al boia: “Mostra la mia testa al popolo, ne vale la pena!”.