QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

JEAN-PAUL MARAT

Jean-Paul Marat, nato nel 1743, scienziato e medico, allo scoppio della Rivoluzione francese abbandona la professione per votarsi completamente alla politica. Nei suoi lunghi soggiorni in Inghilterra ha capito quale arma formidabile possa essere la stampa: perciò nel settembre del 1789 dà inizio alla pubblicazione di un quotidiano. Lo intitola L’Ami du peuple (L’amico del popolo): questo diventerà anche il suo soprannome, in quanto nessuno come lui incarnerà gli ideali rivoluzionari popolari. Denunciati i complotti aristocratici, egli assume posizioni sempre più radicali, sino a proporre una dittatura del popolo che porti all’eliminazione, anche fisica, di tutti i nemici della Rivoluzione.
Con uno stile appassionato e drammatico, dalle colonne del suo giornale Marat eccita le folle, che lo adorano. Eletto deputato alla Convenzione, attacca i Girondini e contribuisce, con la sua violenta polemica, alla loro caduta. Nel luglio del 1793 mentre, come ogni giorno, riceve i suoi concittadini nel bagno (una malattia della pelle lo costringe a vivere immerso in una vasca), viene assassinato da una Girondina, Charlotte Corday, che sarà arrestata e ghigliottinata.
Subito nasce il mito di Marat, martire e simbolo della Rivoluzione: il suo cuore viene sepolto tra le lacrime, mentre le Cittadine Repubblicane Rivoluzionarie ne espongono la camicia insanguinata.