QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

TOPOLINO DOMESTICO

Mus musculus
Famiglia: Muridi

Caratteristiche: Colore grigio “topo” o da bruno-grigio a bruno-giallastro con parte inferiore grigio-bianca; coda quasi priva di peli, lunga quasi quanto il corpo; orecchie grandi, arrotondate, membranose. Intenso odore sgradevole.

Diffusione: terra d’origine Asia orientale, diffuso in tutto il mondo al seguito degli insediamenti umani.

Habitat: esclusivamente o temporaneamente in abitazioni dell’uomo, stalle, fienili, cantine; all’aperto linee di confine dei campi, prati, siepi, giardini.

Abitudini: diurno e notturno; si arrampica e nuota bene; vive in gruppi familiari; negli edifici nidi di carta rosicchiata, tessuto e simili, all’aperto tane sotterranee scavate da lui stesso.

Alimentazione: onnivoro. Preferisce semi, cereali, anche grasso.

Riproduzione: accoppiamento durante tutto l’anno; gestazione 20-24 giorni; 4-8 cucciolate l’anno, ciascuna di 4-9 piccoli nudi e ciechi, che a 13 giorni aprono gli occhi, vengono allattati per circa 3 settimane e dopo 6-7 settimane sono atti alla riproduzione.

Delle infinite sottospecie del topolino domestico sono presenti in Europa soprattutto due tipi: quello occidentale, grigio, che vive esclusivamente in edifici, e quello orientale, dal dorso bruno, che trascorre l’estate in prati e campi e si ritira nelle abitazioni dell’uomo solo d’inverno.
Mentre gli individui allo stato “selvatico” preparano spesso nelle loro tane grandi provviste, quelli “di casa” hanno perso l’istinto dell’accaparramento e vivono di preferenza vicino o proprio in mezzo alle provviste dell’uomo.

Nei gruppi di topolini domestici vige una stretta gerarchia. E’ un maschio forte ed esperto a guidare la famiglia e solo questo può accoppiarsi con le femmine in calore; deve però difendere costantemente la propria posizione nei confronti dei maschi di rango inferiore in lotte furiose, finché gli subentra come capo un altro individuo, di solito più giovane. Come succede tra i ratti, spesso più femmine allevano i piccoli in comune in un unico nido. In questo modo possono meglio riscaldarsi a vicenda, visto che i minuscoli neonati nudi hanno bisogno di una temperatura di circa 30°C nel nido per crescere bene. Se in seguito ad una veloce riproduzione si arriva alla sovrappopolazione, interviene un’efficace forma di controllo delle nascite: le femmine di basso rango non vanno più in calore e, se le femmine giovani sono presenti in numero consistente, i loro organi genitali si atrofizzano fino alla sterilità.

Da sempre il topolino domestico è inquilino sgradito delle nostre case in quanto parassita dei generi alimentari e portatore di malattie.