QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

ZEUS IL RE DELL’OLIMPO

All’inizio il capo supremo dell’universo era Urano, il cielo, che aveva per moglie Gea, la terra. Per timore di perdere il regno imprigionava tutti i suoi figli nel Tartaro, l’inferno degli dèi. Ma uno di questi, Crono, dopo una violenta lotta, obbligò il padre a rinunciare in suo favore al dominio del mondo. Urano, sconfitto e sanguinante, maledì Crono dicendogli che sarebbe stato a sua volta detronizzato da un figlio. Per evitare questo pericolo, Crono ingoiava tutti i figli appena nati. Avevano già subito questa sorte Era, Ares, Ades e altri. Quando nacque Zeus, la madre Rea lo nascose e consegnò a Crono una pietra avvolta nelle fasce. Il dio senza nulla sospettare ingoiò il fagotto. Zeus fu così salvo e crebbe in un antro segreto dell’isola di Creta amorevolmente assistito dalla ninfa Adrastea e allattato dalla capra Amaltea. Diventato adulto, Zeus si presentò al padre e lo obbligò a rigettare fuori tutti i fratelli ingoiati. Dopo di che ingaggiò contro di lui una tremenda lotta che durò dieci anni. Dalla parte di Zeus si schierarono alcuni titani, Oceano, Iperiore, Temi e Mnemosine. Altri titani si misero a fianco di Crono. Zeus aveva occupato l’Olimpo, Crono si era sistemato con i suoi seguaci sul monte Otri. La guerra fu terribile. Volavano nel cielo intere montagne, il fragore era immenso. Dalla parte di Zeus si erano schierati anche i ciclopi, che fabbricavano i fulmini, e i giganti dalle cento braccia. Alla fine i titani di Crono furono sconfitti e gettati in catene nel profondo del Tartaro. Crono perse il regno e fu mandato in esilio nelle isole dei beati, il paradiso degli eroi. Zeus divise l’universo con i fratelli. Riservò a sè il cielo, lasciando a Posidone il governo del mare e a Ades quello del sottosuolo. La terra rimase zona franca, cioè neutrale. Ma le lotte contro Zeus non erano ancora finite. Prima ci provò Tifone, un mostro con cento teste di drago vomitanti fuoco. Anche Tifone finì nel Tartaro. Fu poi la volta dei giganti, nati dalle gocce di sangue sparse da Urano dopo la lotta con Crono. Anche i giganti finirono incatenati accanto agli altri ribelli. Finalmente sull’Olimpo tornò la pace e Zeus mise su famiglia. Sposò la sorella Era, dalla quale ebbe tre figli, Ares, Efesto ed Ebe. La moglie era molto gelosa e non aveva tutti i torti. Perchè Zeus cominciò a seminare figli un pò dappertutto. Dalla titanessa Temi generò le Ore e le Parche; da Dione ebbe Afrodite, dalla ninfa Maia nacque Ermes; da Demetra ebbe Persefone. L’elenco era molto lungo: dall’oceanina Eurimone generò le Grazie; da Latona ebbe i figli Apollo e Diana. Zeus perse più volte la testa anche per donne mortali: da Semele, figlia di Cadmo, ebbe il dio Dioniso, da Alcmenta ebbe Ercole. Amò Leda che andava a trovare trasformandosi in cigno, mentre per incontrarsi con Danae si trasformava in pioggia d’oro. Ma l’elenco è troppo lungo per ricordare tutte le scappatelle di Zeus.

Era, dea gelosa e vendicativa
Era, non sopportava che il marito Zeus si prendesse libertà con altre donne. Come ritorsione perseguitava le donne corteggiate dal marito. Fece morire tragicamente con un inganno Semele, madre del dio Dioniso. Un’altra fanciulla di nome Io fu mutata in giovenca. Se la prese anche con Ercole, uno dei tanti figli illegittimi di Zeus, e lo perseguitò per tutta la vita. Permalosa e vendicativa, come tutti gli dèi, diventò una nemica giurata dei Troiani, perchè Paride aveva scelto Venere come la più bella dell’Olimpo.

Il più brutto si chiama Efesto
Efesto (dio del fuoco, figlio di Zeus e di Era), marito della bellissima Afrodite, era l’unica divinità dell’Olimpo di aspetto molto brutto. Era anche zoppo; e questa  menomazione se la procurò per aver difeso la madre. Tra i suoi genitori i litigi erano frequenti. Un giorno Efesto intervenne per difendere la madre. Zeus, in preda alla collera, afferrò per la caviglia il figlio, lo roteò in aria e lo scaraventò giù dall’Olimpo. Una caduta di un giorno e una notte, poi l’urto tremendo al suolo di Lemno, un’isola del mare Egeo.

Dio Funzione Parentela Simboli
Zeus re degli dèi figlio di Crono fulmine, aquila
Era regina del cielo moglie di Zeus pavone, melograno
Posidone re del mare fratello di Zeus tridente
Ades re degli inferi fratello di Zeus scettro
Ares re della guerra figlio di Zeus lampo, lupo
Efesto re del fuoco figlio di Zeus martello
Atena regina della guerra figlia di Zeus civetta, ulivo
Apollo re della musica figlio di Zeus lira, alloro, cigno
Artemide regina della caccia gemella di Apollo orso, arco
Ermes messaggero degli dèi figlio di Zeus bastone alato
Afrodite dea della bellezza moglie di Efesto colomba, mirto
Estia regina della famiglia sorella di Zeus focolare
Demetra regina della messi sorella di Zeus spiga