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THOMAS EDWARD LAWRENCE: I SETTE PILASTRI DELLA SAGGEZZA

Autore: Thomas Edward Lawrence
Lingua originale: inglese
Data di uscita: 1926
Genere: opera storica
Epoca: prima guerra mondiale, rivolta araba

L’AUTORE
Nato nel 1888 nel Galles, Lawrence si appassionò da ragazzo all’archeologia. Dopo gli studi in Scozia, Francia e all’Università di Oxford, la passione per gli antichi castelli costruiti dai Crociati lo portò in Siria, dove si impadronì rapidamente del linguaggio e delle usanze locali. Dopo la guerra contro i turchi, rimase molto deluso dalla decisione del Congresso di Versailles, che negava l’indipendenza araba, da restituire tutte le sue decorazioni e arruolarsi sotto falso nome nella Raf, come semplice aviere. Morì nel 1935 in un incidente motociclistico, che a qualcuno parve sospetto. Dopo la sua scomparsa la sua leggenda si è ingigantita. Per i molti è conosciuto come Lawrence d’Arabia.

LA TRAMA
All’inizio della prima guerra mondiale l’Impero ottomano, in via di disfacimento ma ancora potente, è alleato della Germania. I suoi territori si stendono in quello che oggi viene chiamato il Medio Oriente, e costituiscono una minaccia per gli inglesi. Lawrence è un giovane archeologo, addetto all’Ufficio Arabia del comando britannico al Cairo, e conosce a perfezione le lingue e i dialetti del luogo. E’ dunque a lui che le autorità di Londra ricorrono, pensando di poter indurre le tribù arabe a sollevarsi contro il dominio turco. Le azioni di guerriglia si svolgono dal 1916 al 1918, e questo libro ne è l’affascinante narrazione.

Lawrence d’Arabia è stato trasferito anche al cinema, e il famoso film di David Lean, protagonista Peter O’Toole, ne è una versione abbastanza fedele. Qualche dubbio riguarda peraltro la veridicità del racconto di Lawrence, e più ancora i suoi reali intenti. Questo singolare personaggio, amatissimo nel suo Paese, ha sempre sostenuto di volersi battere pressochè esclusivamente per la causa araba. Ciò in parte è vero, ma studi d’epoca recente hanno potuto accertare che egli, in realtà, ha fatto sempre e in modo primario gli interessi inglesi. Il che nulla toglie tuttavia alla grandiosità e all’interesse dell’opera letteraria.

Lawrence si muove dunque fra le irrequiete genti del deserto, spesso travestito da arabo. Va a visitare i capi-tribù, li scarta uno alla volta e pensa di aver trovato il condottiero ideale in re Feisal. Armati dagli inglesi, i suoi compiono numerosi attentati ai treni, disturbando le retrovie ottomane. Però la maggior impresa viene compiuta in collaborazione con Auda Abu Tayi, indomabile guerriero con il quale Lawrence marcia verso Akaba. La città portuale, imprendibile dal mare, viene conquistata dopo una lunga marcia fra le dune.

Se però Lawrence ha ottenuto ottimi risultati con i suoi irregolari, ben presto gli arabi si trovano in disaccordo fra loro. Ma un’ultima azione consente di interrompere le linee turche, e i reparti inglesi, comandati dal generale Allenby, entrano a Damasco. Lawrence può tornare in patria, pieno di gloria.

I PROTAGONISTI
Re Feisal
Scrive Lawrence: “Subito, al primo sguardo, capii che quello era l’uomo che cercavo in Arabia, il capo che avrebbe portato la rivolta araba al pieno successo”. Alto, sottile, maestoso in una veste di seta bianca, con il “burnus” bruno, Feisal ha la calma di una statua. Quando Lawrence gli dice che vuole arrivare a Damasco, risponde sorridendo: “Ci sono ancora dei turchi più vicini a noi”. E dà ordine di iniziare la guerriglia.

Auda
Auda Abu Tayi compare per la prima volta nella tenda di Feisal. E’ un uomo alto e forte, “magro in viso, di aspetto appassionato e tragico”. E’ un guerriero nato ma anche un abile diplomatico, che misura ogni parola e sa valutare le persone alla prima occhiata. Percorre il deserto come un cavaliere errante, ansioso di battersi per la libertà araba. Scrive Lawrence: “Se le sue azioni avessero realizzato una metà dei suoi desideri, saremmo stati felici e fortunati”. Ma anche Auda – impersonato da Anthony Quinn nel film di David Lean – resterà deluso dalla condotta degli inglesi.

Allenby
Soldato inglese di grandi qualità, nato nel 1861 a Londra. Edmund Henry Allenby andò a comandare l’esercito operante in Palestina dopo essersi distinto nel fronte francese. Entrato a Gerusalemme nel novembre 1917, conquistò l’anno successivo Damasco, Beirut e Aleppo. Promosso a maresciallo e onorato dal re con il titolo di visconte, rimase poi in Egitto fino al 1925 come alto commissario britannico. Morì nel ‘36 lo stesso anno in cui le truppe italiane occupavano l’Etiopia.