QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

FERENC MOLNAR: I RAGAZZI DELLA VIA PAL

L'AUTORE
Quando scrive la commovente storia di un gruppo di adolescenti di Budapest, l'ungherese Ferenc Molnar ha 29 anni. Nato a Budapest nel 1878, completa i suoi studi universitari in Svizzera, poi, tornato in patria, abbraccia la carriera del giornalismo. Durante la guerra mondiale è corrispondente di guerra. I ragazzi della via Pal è sicuramente una delle sue migliori opere. Nel romanzo si raffigura con semplicità poetica il romanticismo della vita dei ragazzi di scuola. Pervaso da profonda umanità e ricco di rari pregi artistici, questo romanzo, in apparenza modesto raggiunge altezze epiche. In Italia viene tradotto nel 1929 e diventa subito un classico della letteratura per ragazzi. Molnar si trasferisce poi in America dove muore, a New York, nel 1952.

LA TRAMA
La via Pal, in una Budapest di settant'anni fa, è al centro di una guerra fra bande. Niente di sanguinoso, sono bande di ragazzi. Poichè nella via Pal c'è un largo spiazzo dove si può giocare, fra palizzate e cataste di legname, la bande delle Camicie Rosse comandata da Feri Ats vuole conquistarla. I ragazzi della via Pal, capitanati da un quattordicenne calmo e autorevole che si chiama Boka, sono tutti ufficiali; l'unico soldato è il più piccolo, Ernesto Nèmecsek. Sarà proprio Nèmecsek, nella battaglia decisiva, a dare la vittoria ai suoi atterrando il capo avversario. Ma è malato e muore. Tutto è inutile, perchè lo spiazzo libero di via Pal scompare. Il proprietario l'ha venduto, vi costruiscono un palazzo. Non si gioca più.

IL PROTAGONISTA
Per i ragazzi di oggi è probabilmente difficile capire lo spirito di questo libro: esortazione al coraggio, all'obbedienza, alla realtà, anche allo scontro fisico. Nèmecsek, il protagonista, parte svantaggiato perchè è piccolo e fragile. Essere più intelligente serve a poco: quel che conta è la forza. Fra compagni nerboruti e prepotenti, Nèmecsek trova il riscatto affrontando proprio il più robusto dei nemici, e vincendo. Era soldato a vita, tutti potevano dargli ordini e prenderlo in giro: da un momento all'altro diventa "capitano". Un eroe. Nemmeno lui sembra sfiorato dall'idea che esista qualcosa di più importante della guerra e della vittoria. Ma tutta una generazione, tanti anni fa, è cresciuta così.

La banda delle Camicie Rosse è riunita all'Orto Botanico. Il capo è Feri Ats, bello e ardimentoso. Tempo prima ha conquistato una bandiera sul campo di via Pal. Ora la bandiera è sparita. Si sa che l'ha portata via un ragazzo molto piccolo; si vedono delle orme minuscole nella sabbia sparsa nel deposito delle armi. Chi sarà stato?
Feri Ats sta parlando con Gerèb, un ragazzo della via Pal che si appresta a tradire i suoi amici. Ats lo ingaggia e lo incarica di aprire la porta di via Pal quando le Camicie Rosse attaccheranno. "Noi abbiamo bisogno di quel campo", dice. Gerèb lo rassicura: in via Pal non c'è nessuno che abbia coraggio.
"Invece c'è", grida una voce infantile. Un biondino piccolo e pallido scende da un albero. Era nascosto tra le foglie e non solo ha sentito tutto, ma è lui che si è preso, per sfida, la bandiera di Ats. "Nèmecsek!", gridano gli avversari. Nèmecsek non mostra paura. Nessuno l'aveva visto. Quando ha sentito Gerèb accusare i suoi amici di vigliaccheria è scoppiato di indignazione. "Ti farò vedere io di che cosa sono capaci i ragazzi di via Pal". Le Camicie Rosse sono interdette. Afferrano in due il biondino quando Ats grida: "Lasciatelo!". E' ammirato, non pensava che si potesse avere tanto coraggio. Invita Nèmecsek, che rifiuta, a entrare nella sua banda. Insiste. Un nuovo no. Le Camicie Rosse aspettano che il loro capo scelga la punizione. Ats è clemente; si limita a ordinare che gli facciano fare un tuffo nello stagno. Non sa che Nèmecsek ha già addosso un brutto raffreddore. Dopo questo bagno forzato, il piccolo deve mettersi a letto. Si alzerà per affrontare in battaglia proprio Ats, segnando la sconfitta delle Camicie Rosse. Morirà pochi giorni dopo, di polmonite.