QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

OMERO: ILIADE

L'AUTORE
Il nome di Omero è noto in tutto il mondo, eppure di questo poeta non si sa nulla di preciso. Se si considera che l'Iliade  e l'Odissea risalgono probabilmente all'800 a.C., la data di nascita di Omero va collocata nella seconda metà del IX secolo. Anche sul luogo dove nacqua i pareri sono discordi: le città che lo rivendicano sono una decina, ma le più quotate sono Chio e Smirne. In quest'ultima, sulle coste dell'Asia Minore (l'attuale Turchia), Omero trascorse la giovinezza facendo il maestro e qui scrisse l'Iliade. Si dice che un mercante lo convinse poi a seguirlo nei suoi viaggi per il Mediterraneo, permettendogli di conoscere Egitto, Libia, Spagna, Italia, Grecia e le isole dello Ionio e dell'Egeo. Diventato cieco per una malattia, si stabilì nell'isola di Chio, dove completò l'Iliade e compose l'Odissea. Morì molto vecchio, mentre cercava di raggiungere la Troade per visitare i luoghi cantati nell'Iliade.

LA TRAMA
Il poema si ispira alla guerra di Troia, durata 10 anni, ma narra gli avvenimenti che si verificano nell'ultimo anno nell'arco di 51 giorni. Nel campo greco scoppia una lite tra Agamennone, comandante della spedizione, e Achille, il guerriero più forte dei Greci. Questi, offeso, decide di non combattere più e con lui Patroclo, il suo amico fraterno. I Troiani, guidati da Ettore, approfittando dell'assenza di Achille, incalzano il nemico. Ad un certo punto stanno per raggiungere le navi greche ed incendiarle. Patroclo, preoccupato, chiede ad Achille il permesso di scendere in campo, ma viene affrontato ed ucciso da Ettore. Achille, sconvolto per la sua morte, decide di vendicarlo, fa strage di Troiani e li costringe a rifugiarsi dentro le mura. Soltanto Ettore resta in campo ed accetta il duello. Achille ne esce vincitore e fa scempio del cadavere del nemico. Soltanto l'intervento della madre, la dea Teti, lo induce a restituire le spoglie di Ettore al vecchio padre, il re Priamo, perchè possa celebrare solenni funerali.

L'AMBIENTE
Il titolo del poema deriva da Ilio, altro nome di Troia, fondata da Ilo. Sia Troia che Micene, Argo, Tirinto, Pilo e le altre città citate da Omero esistettero realmente. La scoperta dei resti di Troia, sulla sponda asiatica dello stretto dei Dardanelli, si deve al tedesco Schliemann, nel secolo scorso. Risalgono al 1200 a.C. Lo stesso archeologo rinvenne i resti di Micene, la più importante città della Grecia proprio tra il XVI e il XII secolo. I documenti monumentali e scritti confermano le condizioni politiche e sociali illustrate da Omero.

I PROTAGONISTI
Ettore. E' l'eroe dei Troiani, ma è anche padre e sposo tenerissimo e gode dell'incondizionata simpatia di Omero. E' un eroe coraggioso e leale, rispettoso degli dèi, convinto del suo dovere di difendere la patria e la famiglia, di mantenere alta la fama del suo nome perchè la moglie e il figlio abbiano stima e rispetto da parte di tutti. Sa che la fine di Troia è vicina, ma non pensa a mettersi in salvo e sacrifica se stesso.

Achille. Re di Ftia, in Tessaglia, figlio della dea Teti e di Peleo, era da tutti considerato il più grande guerriero greco. Secondo il mito, la madre lo aveva reso invulnerabile in tutto il corpo, tranne che nel tallone. E' un personaggio dai sentimenti forti sia nell'ira, sia nel dolore, sia nella vendetta. Soltanto l'amicizia e l'affetto per Patroclo e la commozione di fronte al dolore di Priamo, lo rendono più vicino ai comuni sentimenti umani.

La regina di Sparta. La guerra è cominciata quando Paride, principe troiano, ha rapito la bellissima Elena, moglie di Menelao, re di Sparta. E gli eserciti non possono dimenticarsene perchè Elena si affaccia spesso sulle mura della città, combattuta fra il timore che vincano i Greci e il rimorso per le stragi che ha causato. Caduta Troia, Elena tornerà con il primo marito, Menelao.

Mentre alcuni dèi, tra cui Giove (Zeus), preferiscono rimanere neutrali, altri si schierano chi a favore dei Greci, chi a favore dei Troiani. Giunone (Era), moglie di Giove, e Minerva (Atena) sono ostili ai Troiani perchè Paride nel "giudizio della bellezza" preferì a loro Venere. Favorevoli ai Greci sono anche Nettuno (Poseidone), Mercurio (Hermes) e Vulcano (Efesto). In favore dei Troiani si schierano Marte (Ares), Apollo, Diana (Artemide), Latona e Venere (Afrodite).