QUESTA È UNA RACCOLTA DI NOTIZIE E FATTI STORICI, ADATTA PER RICERCHE SCOLASTICHE E PER ARRICCHIRE IL PROPRIO BAGAGLIO CULTURALE.

GIOSUE' CARDUCCI: I MOTIVI DI ISPIRAZIONE

Motivo di ispirazione è nel Carducci il sentimento della vita intesa come opera costruttiva degli uomini, come celebrazione dei suoi valori terreni, gloria, amore, bellezza, eroismo. Egli appare come poeta della storia degli uomini, intesa in senso carducciano. Infatti il poeta non avverte nella storia la presenza della Provvidenza e non cerca una legge nell'eterno fluttuare delle umane azioni; la storia è immobile, senza svolgimento, urto e contrasto di popoli, concezione vivificata soltanto dalla Nemesi storica (fatale legge di giustizia: ad ogni delitto di un tiranno contro la libertà, deve succedere la punizione, che si può propagare anche sui figli e sui nipoti e li trascina alla rovina): gli esempi sono nelle liriche Miramar (in cui si dice come Max d'Asburgo espiò le colpe dei suoi avi) e Per la morte di Napoleone Eugenio  (in cui si dice come il Re di Roma ed E.Napoleone sebbene innocenti espirarono i due colpi di stato contro la libertà francese perpetrati da Napoleone I e da Napoleone III e Max d'Austria, imperatore del Messico per una breve stagione, pagò le colpe del colonialismo dei suoi antenati).
In presenza della Storia il sentimento carducciano della vita si trasforma in celebrazione. Perciò il poeta canta il Medioevo (il comune rustico); la Rivoluzione francese; il Risorgimento; l'Ellade; la Romanità che è spinta per la nuova Italia, la terza, quella del Risorgimento, dopo la prima, quella romana, e la seconda, quella comunale.

Da questo motivo di ispirazione derivano:
a) l'inno alla vita, all'amore (voluttà e ardore dei sensi, ma dominati dalla ragione) e l'esortazione a liberarsi dalle preoccupazioni oltremondane (Mattinata)
b) il motivo del paesaggio, inteso come terreno spettacolo di bellezza e di forza, e o diventa sfondo mirabile su cui si stagliano le creature della storia umana, o è l'incanto stesso della bellezza come momento eterno dello svolgersi della realtà (Sogno d'estate - Mezzogiorno alpino)
c) la poesia delle memorie (infanzia) degli affetti domestici e della morte (che Carducci accetta con tristezza virile): la nostalgia delle speranze inappagate, il sentimento di ciò che è perito per sempre (Davanti S.Guido - Funere mersitacerbo - Traversando la Maremma toscana - Pianto antico).

Lo stile della poesia è robusto e incisivo, la lettura dei classici dà a molte espressioni un tono quasi barocco.
Solo raramente la lingua è dimessa e immediata, quando egli rivive senza atteggiamenti i suoi ricordi infantili. Più spesso è ricercata e dotta quasi egli fosse preoccupata di dover scendere dalla sua cattedra.