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torquato tasso: l'aminta

L'Aminta è un dramma pastorale in 5 atti.

Il pastore Aminta ama Silvia senza essere ricambiato; nonostante che Dafne, sua amica, le consigli di cedere all'amore, e che Aminta l'abbia liberata da un satiro (divinità dei boschi avente figura umana, con i piedi e le orecchie caprine e la coda di cavallo o di capra) il quale, legatala ad un albero, le stava facendo violenza, Silvia è sempre restia all'amore. Ma Nerina un giorno narra di aver visto dei lupi intorno a un velo insanguinato di Silvia; Aminta sentita la notizia si uccide buttandosi da una rupe. Silvia, invece che è viva, sentito del suicidio corre ad abbracciare il corpo del giovane con amore. Ma Aminta non è morto: cadendo rimase impigliato nei cespugli. Così i due giovani possono sposarsi felici.

Nel suo significato l'Aminta è un desiderio di vivere a contatto con la natura e amore per la vita. L'amore è il tema dominante che investe tutti i personaggi da Aminta a Dafne, e nell'opera prevalgono toni lirici e musicali.